Un nuovo ciclo di proiezioni, panel e workshop ha accompagnato concorrenti e pubblico al momento più atteso del Festival: la sfilata sul red carpet e la proiezione e premiazione dei corti della sezione Esordienti e Selezione Ufficiale. Premio Believe a “Chi è Fabio” di Alberto Marrè (Sezione Esordienti) e “22” di Federico Giovanni Sardi De Letto (Selezione Ufficiale). Il Premio Miglior Interpretazione va ad Andrea Salicetti per “Downburst” (Sezione Esordienti) e a Luca Canarecci per “Un giorno” (Selezione Ufficiale). “Apnea” di Riccardo Chiappa (Sezione Esordienti) e “Tutto il resto è noia” di Branimir Liguori (Selezione Ufficiale) premiati per Miglior Contributo Tecnico. Premio del Pubblico a “La casa delle scimmie” di Baldassarre Caradonna.
Verona, 256 ottobre 2024 - La terza giornata dal Believe Film Festival 2024 si apre con una nuova serie di workshop e proiezioni, nelle location di San Luca e Multisala Rivoli, dedicati a concorrenti e accreditati: le tematiche affrontate hanno spaziato dalla direzione della fotografia, con Francesca Amitrano, presidente di giuria in questa edizione, all’esplorazione di diversi materiali sonori, con Daniela Bassani, anche lei giurata in questa edizione, dallo studio del personaggio e la scrittura di scena, oggetto di due diversi workshop con Aaron Ariotti, al color grading con Giandomenico Zappa e ADCOM, fino alla colonna sonora, protagonista di un workshop di Giorgio Maraia. Panatronics, società specializzata nella vendita e noleggio di attrezzature per il cinema digitale, ha inoltre organizzato uno spazio di presentazione ed esposizione di attrezzature tecniche.
Nel corso della mattinata e del primo pomeriggio, al Multisala Rivoli si è inoltre svolto il secondo ciclo di proiezione dei 12 corti della Sezione Fuori Concorso, la proiezione di Vola alto, tu vali!, diretto da Alex Fusaro, con gli studenti dell’Istituto Medici di Verona, il panel di Ecomuvi, società che offre certificazioni di sostenibilità ambientale ed economica per produzioni audiovisive con l’intervento di Ludovica Chiarini e il panel di AGICI, associazione rappresentativa dei piccoli produttori cinematografici indipendenti, con l’intervento di Simonetta Amenta.
Alle 17 ha avuto luogo uno degli appuntamenti più attesi di ogni edizione del Festival: il red carpet. Una dopo l’altra, le 10 crew in concorso, seguite dalla giuria al completo e dai presentatori della serata, hanno sfilato sul tappeto rosso allestito di fronte al Teatro Ristori, per poi posare di fronte agli obiettivi dei fotografi e ricevere gli applausi del numeroso pubblico presente.
Una volta spente le luci in sala, è stato un continuo susseguirsi di emozioni: i 10 corti proiettati hanno raccontato storie che parlano della fragilità e del valore dell’amicizia, di amori che iniziano e di coppie in crisi, di sfide da affrontare e di perdite non ancora superati, di paure malcelate e di desideri troppo grandi per essere espressi o troppo semplici per essere compresi: in una parola, di vita.
Ciascun regista e ciascun attore ha portato il proprio vissuto di fronte alla cinepresa, condensando i propri sogni, le proprie paure, i momenti bui e le sfide superate in una narrazione toccante e coinvolgente, proprio perché autobiografica. “Avete condiviso aspetti molto intimi della vostra vita, abbiamo iniziato a conoscervi ancor prima di incontrarvi.” - ha dichiarato Giovanni Lipari, costume designer e componente della giuria di questa edizione - “È stato bello vedere le vostre facce, io vi salutavo, voi non conoscevate me, ma io vi conoscevo. Ci sarebbe voluto molto più tempo per conoscerci, attraverso il vostro lavoro è stato più facile e più bello.”.
Per la sezione Esordienti, il premio Miglior Interpretazione (consistente in una borsa di studio messa a disposizione dalla Focus Movie Academy a copertura della metà della quota d’iscrizione al primo anno per uno qualsiasi dei corsi da essa tenuti) è andato ad Andrea Salicetti per Downburst, diretto da Matteo Franchini ed Emma Berardi. “Per l’interpretazione così convincente da trarre in inganno e che è voce di una regia ricercata e coerente.” la motivazione presentata dalla giuria.
Il corto Chi è Fabio di Alberto Marrè si è invece aggiudicato il Premio Believe per la Sezione Esordienti, dal valore di 500 euro e accompagnato dall’iconica statuetta in bronzo del Believe Film Festival e da una borsa di studio, messa a disposizione dalla Focus Movie Academy, a copertura dell'intera quota di iscrizione al primo anno per uno qualsiasi dei corsi da essa tenuti, “Per la cifra stilistica utilizzata, il ritmo serrato e la ricerca di un linguaggio che accompagna il racconto, per il coraggio di affrontare una tematica attuale e allo stesso tempo trasversale.”.
Per quanto riguarda invece la Selezione Ufficiale, Luca Canarecci ha vinto il Premio Miglior Interpretazione per il suo ruolo nel cortometraggio Un giorno di Francesco Bortolan: “Per averci preso per mano e condotti ad un sentimento a tutti noi in qualche modo conosciuto che affronta il tema della memoria e la riconciliazione con la perdita.” è stata la motivazione addotta dalla giuria. L’attore ha inoltre ricevuto una borsa di studio offerta dalla Focus Movie Academy a copertura della metà della quota d’iscrizione al primo anno per uno qualsiasi dei corsi da essa tenuti.
Ad aggiudicarsi il Premio Believe per la Selezione Ufficiale è stato il cortometraggio 22, di Federico Giovanni Sardi De Letto. Il premio, dal valore di 1500€, corredato dalla statuetta in bronzo simbolo del Festival e da una borsa di studio, offerta dalla Focus Movie Academy a copertura di metà della quota di iscrizione al primo anno per uno qualsiasi dei corsi da essa tenuti, gli è stato attribuito dalla giuria con la seguente motivazione: “Per la consapevolezza e la maturità che il film dimostra e la forza di mettersi in gioco nell’auto narrazione.”.
Il Premio Miglior Contributo Tecnico per la Sezione Esordienti è stato assegnato ad Apnea di Riccardo Chiappa “Per la capacità di utilizzare il linguaggio cinematografico e il piano inquadrature necessario ad un racconto toccante che pone il focus su eventi tragicamente quotidiani.”, mentre per quanto riguarda la Selezione Ufficiale a trionfare è stato Tutto il resto è noia, di Branimir Liguori, “Per la coesione tra linguaggio e interpretazione degli attori che riesce a raccontare una torrida estate in città e la cesura di un incontro che rompe il ritmo quotidiano e ci restituisce una Roma iconica.”.
Il Premio del Pubblico, attribuito tramite televoto dagli spettatori presenti in teatro e dagli spettatori della diretta streaming su BelievePlay.tv è andato a La casa delle scimmie, di Baldassarre Caradonna.
La serata si è chiusa con i ringraziamenti del Direttore del Believe Film Festival, Francesco Da Re: “Se dovessi definire questo Festival in una parola, potrei dire che è stato il Festival della commozione. Ringrazio ciascuno di voi concorrenti, avete portato qui la vostra arte e il vostro vissuto e ci avete fatto commuovere; mi ha fatto commuovere pensare ai 70 giovani volontari che collaborano nel team da mesi, che lavorano nell’ombra e con le mani, collaboratori senza i quali il Believe Film Festival non potrebbe esistere; mi hanno fatto commuovere i giudici, che ringrazio, avete fatto il vostro lavoro con grande professionalità e soprattutto con grande umanità.”. Il Direttore ha poi citato le parole del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che in una lettera fatta pervenire alla direzione del Festival ha definito quest’ultimo “Un faro di ispirazione per tutti coloro che amano la Settima Arte.”. “Credo che in questi giorni Verona sia veramente stata la capitale del cinema giovane.”, ha concluso.
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